stato di grazia
Stato di Grazia. La donazione dell’inatteso
Interrogarsi su cosa sia lo Stato di Grazia in questo tempo è come lanciare uno sguardo nella notte. Una notte che per quanto scura possa apparire a prima vista, si rivela piena di lucciole. L’urgenza, la necessità è quella di dedicare uno sguardo attento alla delicatezza, alla fragilità che riguardano l’umano e alla sua possibilità di proiettare la luce di quella visione friabile, gentile e intermittente nell’oscurità del panorama attuale. Necessario per me il tema dello Stato di Grazia inteso quindi come condizione terrestre, incarnata e possibile.
– Francesca Cola
Stato di Grazia è quesito e risposta che guida l’esplorazione del gesto e l’avvicinamento alla propria anima, la forma di un desiderio e la leggerezza nella complessità. In mostra ritratti fotografici ispirati e attraversati dallo Stato di Grazia, che opera come segno tangibile nel corpo di ogni interprete. Allo spettatore la possibilità di sostare nel mistero e perdersi nel giusto tempo in cui accadono le cose.
Un progetto di Francesca Cola, realizzato in collaborazione con i performer di Oltre le Quinte e la fotografa Silvia Pastore. Le due artiste torinesi, con la mediazione di Cristina Pastrello, hanno guidato le persone in un percorso di creazione unica, il cui esito sono 19 opere, esposte per la prima volta presso lo spazio Nòva (ex caserma Passalacqua).
Nel 2017 è stato attivato, grazie al sostegno di Fondazione Alta Mane Italia, il progetto “Danzando Oltre le Quinte”: un progetto formativo pensato per offrire al gruppo la possibilità di acquisire competenze atte a sostenerli nel ruolo di interpreti e infine coautori in un processo creativo. Nell’ultimo anno le energie sono state concentrate in un percorso di produzione. Il processo e gli eventi realizzati in questo triennio, sono narrati in una pubblicazione dal titolo “Danzando Oltre le Quinte”, che include anche il catalogo della mostra. Il processo produttivo e la realizzazione della mostra sono stati sostenuti da Fondazione Alta Mane Italia, Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Hub di Innovazione Sociale e dal Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia Svizzera progetto Dea-Diversità e Arti Performative.
Oltre le Quinte a.p.s., nata nel 2016, è composta da esperti dei linguaggi artistici in ambito sociale-educativo e da professionisti delle arti performative, ha gruppi di performers danzatori e musicisti, che coinvolgono persone con disabilità e fragilità. Oltre le Quinte lavora in rete con organizzazioni culturali, artistiche e sociali e partecipa a tavoli di progettazione partecipata per la proposta di interventi volti alla promozione del benessere e all’aggregazione di bambini, giovani, adulti, anziani.
Francesca Cola è autrice, danzatrice e danza movimento terapeuta. Si forma nell’ambito delle arti performative contemporanee con i “Teatri anni Novanta”. Approfondisce nel corso degli anni gli studi nel campo della danza, del teatro di ricerca e della fotografia con maestri di fama internazionale. Nel 2008 inizia a produrre in Italia e all’estero. E’ assistente del coreografo Virgilio Sieni per il progetto “Altissima Povertà” e “Torino – Gran Ballo Popolare 1945”. Dal 2014 è artista associata della Compagnia Zerogrammi. I suoi lavori affermano la ricerca di una nuova semiotica espressiva attraverso l’uso integrato del linguaggio corporeo, la relazione, l’impiego del mezzo elettronico per l’elaborazione di mappe sonore e un forte uso dell’immagine che dichiara l’appartenenza dell’autrice al campo delle arti visive.
Silvia Pastore, nel 98 appena ventenne, scende in campo come fotografa sportiva e segue per sei anni il campionato di serie a in tutta Italia. Dal 2004 lavora a Torino come freelance per diverse agenzie di comunicazione. alle grandi realtà preferisce quelle emergenti, sia nella moda che nel food. Nel 2014 esce edito da add il libro “In assenza di gravità” in collaborazione con la Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca sulla SLA, nel quale coinvolge 50 artisti italiani e li trasforma in fotografi per un giorno. Una macchina digitale contro molte di più a pellicola e un armadio zeppo di polaroid sono la giusta combinazione che le permette di appassionarsi ogni giorno di più al suo lavoro.
Progetto ideato da Francesca Cola e creato in collaborazione con i performer di Oltre le Quinte
Direzione e coordinamento: Cristina Pastrello
Guida autoriale: Francesca Cola
Fotografia: Silvia Pastore
Assistenti alla realizzazione: Cristina Pastrello, Silvia Girino
Allestimento: Matteo Capobianco, Alessio Onida